Lo Staff: Omar Bonandin

DiveMaster ASISUB-CMAS P3

Nato il 25/06/1978
DiveMaster (aiuto istruttore/guida subacquea)

Molte sono state le attività sportive praticate negli anni, partendo dal body building, boxe, spinning, ecc. fino ad arrivare, non molto tempo fa, a cimentarmi in questa stupenda attività, quale è la subacquea. Disciplina all’inizio a me non molto conosciuta (avendo conoscenze derivanti dai numerosi documentari visti in tv), ma che ben presto mi ha appassionato e mi ha portato a conseguire il primo brevetto “OPEN WATER DIVER” nel 2010.
Spinto da una crescente curiosità verso i “paesaggi sommersi” e desideroso di mettermi continuamente in gioco, ho ottenuto anche gli altri brevetti previsti come: deep diving, wreck diving, under water navigation, search & recovery, nitrox, apnea, oxygen first aid , automated defibrillation, basic life support ed infine dive master (aiuto istruttore/guida subacquea).
Questo bagaglio di conoscenze mi ha accompagnato in alcuni viaggi all’estero partendo dalla vicina Croazia, fino ad arrivare a visitare i fondali delle Maldive e del Madagascar. Molti non lo sanno ma ben più a portata di mano, anzi di pinna, abbiamo un’infinità di gioielli da scoprire, fondali popolati da migliaia di organismi vegetali ed animali dai colori e dalle forme straordinarie: è il nostro mar Adriatico che, ad ogni immersione, mi riserva nuove sorprese da ammirare. Un esempio su tutti, i meravigliosi fondali di elevato valore naturalistico delle Tegnùe di Chioggia: rocce sommerse al largo delle coste nord­adriatiche italiane, così chiamate dai pescatori per la loro capacità di trattenere e rompere le loro reti, ma apprezzate per la loro pescosità. Insieme a tutto ciò, sott’acqua giacciono testimonianze antiche e moderne di chi ha solcato questo mare: dal relitto del mercantile dell’Evdokia II al largo di Chioggia, a quello della chiatta da trasporto Stella Maris affondata nei pressi di Porto Levante. E come questi, molti altri ancora.
Chiamarlo “sport d’acqua” è riduttivo: avvicinarsi alla subacquea è voler scoprire nuovi mondi, provare forti emozioni, condividerle con amici che, come me, sono attratti dai mondi sommersi e dall’abbraccio degli abissi…

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“L’uomo è sempre stato attratto dalle profondità marine per il desiderio inconscio di ritornare nell’elemento che ha dato origine alla vita: immergersi nel profondo del blu e come tornare nel grembo materno”

J. Mayol­